domenica 19 aprile 2009

Pietas e indignazione

Voglio dedicare questo post alla trascrizione integrale di un commento bellissimo inviato da un blogger colto, raffinato e sensibile che da tempo mi onora della sua amicizia. Si chiama Carlo ovvero fosco6 e lo ringrazio per questo suo nobilissimo sfogo. Eccolo:

"Ho sentito anche io con raccapriccio il vanto del telegiornale sui record d'ascolti come se dipendesse dalla loro bravura e non da una disgrazia nazionale come il Terremoto, e allora mi è montato uno sdegno e una rabbia che hanno messo a tacere anche la pietà per quei poveri morti, per quella gente sfollata, senza più casa, senza più nulla...
E il rancore è aumentato quando ho sentito i giochi di parole dei politici che si arrampicavano sugli specchi per impedire un accorpamento elettorale che avrebbe significato milioni di euro da dare ai terremotati dell'Abruzzo, per meschini interessi di parte, tra l'altro solo presunti...
E allora ho deciso che non avrei mandato neanche un euro, perché con questa classe politica, con questi furbi e furbetti d'Italia, con questi delinquenti e assassini che prima rubano e poi versano lacrime da coccodrillo non voglio avere più nula a che fare, perchè non mi sento di avallare la loro ipocrisia tacitando la mia coscieza con un'euro, perchè mi sentirei ancora più connivente, perché mi vergognerei di non essere andato a scavare con le mie mani fra quella gente per portare un contibuto concreto e non un obolo dalla poltrona di casa, perchè non voglio più che la solidarietà nasconda i mali di questo Paese, perchè non sopporto più che la civiltà venga sostituita con il pietismo una tantum, perché provo un senso di nausea quando vedo chi specula anche sul dolore e sulle disgrazie altrui, perchè in questi frangenti non vorrei essere italiano, perchè maledico chi mi fa vergognare di esserlo, perchè sono incazzato nero.
Solo quando non vedrò più parlamentari e ministri fare passeralla propagandistica in occasione di ogni tragedia, solo quando saprò invece che senza bisogno dei riflettori delle Tv saranno andati la prossima volta (purtroppo ci saranno ancora tante prossime e volte) a scavare ferendosi le mani tra le macerie per tentare di salvare una vita umana, solo allora,se non potrò andare anch'io a prestare soccorso, manderò non un euro, ma tutto il denaro di cui potrò privarmi per esprimere la mia solidarietà ai miei connazionali.
Ciao Pino, ti sono grato per aver pubblicato quello sfogo, che condivido in tutto e per tutto e che avrei voluto tanto scrivere io stesso... un caro saluto...CARLO!"

6 commenti:

GraficWorld ha detto...

Molto bello !Un saluto ed una buona domenica.

Evergreen ha detto...

Grazie! Il mio amico blogger è di una straordinaria sensibilià ed una persona molto colta. Ricambio il saluto e l'augurio. Pino

Evergreen ha detto...

Avrei dovuto titolare meglio..."vera pietas e indignazione sacrosanta". La solidarieà si può e si deve esprimere anche dicendo cose sgradevoli che non tutti sono disposti a condividere, meno che mai i nostri politici.

Lara ha detto...

Bellissimo scritto.
Caro Evergreen grazie per averlo condiviso con noi. Come non essere d'accordo, purtroppo?
Siamo caduti in un baratro senza fondo. Basta con questi politici da passarella!
Buona serata Pino, a presto,
Lara

Juanne Pili ha detto...

E' molto sconfortante vedere la conferma del fatto che i disastri sono sempre un grande business ... se poi non si curano manco di tenerlo nascosto, è ancora più grave.

Anonimo ha detto...

Un post interessante!

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